Un ponte per Sarodroa

 


Madagascar


 

Info

Sarodroa è un villaggio di circa 3000 abitanti, situato sul fianco di una delle montagne più alte del Madagascar (a più di 2000 metri di altitudine), dove si arriva con un viaggio di 5 ore in jeep, partendo da Ampahimanga, quando la stagione lo permette. Il nome, infatti, significa "doppiamente difficile" in quanto il villaggio è molto scomodo da raggiungere da entrambi i versanti della montagna.

E' un luogo molto freddo, ventoso, ricco di sorgenti e con una terra vulcanica che permette la coltivazione di patate.

Gli abitanti sono molto poveri materialmente e, inevitabilmente, anche culturalmente; vivono in case scavate nella terra assieme ai loro animali (maiali, pecore, galline…).

Spesso si sposano all'interno della stessa cerchia famigliare.

E' presente una piccola chiesetta nella quale, periodicamente, la catechista di Ampahimanga si reca per fare un po' di catechesi; assai raramente va un prete del distretto a celebrarvi la Messa.

Dal 2000 le suore, assieme alla cooperativa Reny Fanilo di Ampahimanga, hanno preso a cuore la situazione di questo villaggio. Grazie all'aiuto dei benefattori è sono state costruite la scuola elementare (a fianco della piccola chiesa già esistente) dove studiano circa 250 alunni di età variabile tra i 3 e i 20 anni, una sala polivalente (che serve anche per la refezione scolastica), 5 fontane e 2 docce a disposizione degli abitanti del paese.

Inoltre sono state individuate alcune donne a cui insegnare le più semplici "attività domestiche" e di gestione della casa: lavare, cucinare cercando di seguire le norme base di igiene, dove tenere gli animali… e alcuni uomini a cui si è insegnato a lavorare la terra e coltivarla per produrre non solo patate.

Nel giro di poco tempo si è potuto assistere a un netto miglioramento nelle condizioni di vita: alcune famiglie hanno iniziato a costruirsi una casa non più scavata sotto il suolo, a ricavarsi un piccolo orto, a custodire gli animali al di fuori delle abitazioni; alcuni bambini hanno cominciato a venire a scuola anche da villaggi vicini e ancora più isolati di Sarodroa.

Alla luce di questi passi già fatti, altre esigenze emergono per continuare a sostenere la popolazione di Sarodroa.

 

 

Assistenza sanitaria

Non esisteva alcun tipo di assistenza sanitaria e si è pensato ad un progetto di fornitura di farmaci essenziali, dietro supervisione della dottoressa del dispensario di Ampahimanga.

Si sono indentificate le principali patologie locali (parassiti intestinali, malaria, infezioni respiratorie), la dottoressa avrà la responsabilità di rifornire i medicinali periodicamente e di effettuare visite in loco.

Sarà inoltre necessario identificare una persona di fiducia per la distribuzione, la conservazione e il corretto uso dei farmaci.

Perché abbia un senso tale progetto deve essere sostenuto continuativamente ovvero con un impegno pluriennale rinnovabile e eventualmente ampliabile secondo le esigenze che si riscontreranno.

 

 

Il ponte

Si è ritenuta utile la costruzione di un ponte che permetta i collegamenti con Sarodroa nel periodo delle piogge, quando il fiume in piena impedisce l’accesso al villaggio isolandolo completamente dal territorio circostante.

Questa struttura permetterà di potenziare l’assistenza sanitaria, l’istruzione e il commercio a Sarodroa e nei villaggi circostanti.

Nel 2008 è iniziata la valutazione di diversi tipi di intervento (ponte Baley, diversi progetti in zone diverse, valutazione delle strade di accesso). La progettazione e la costruzione del ponte presentavano diverse difficoltà, legate soprattutto alla scomoda ubicazione del luogo di costruzione. Sono state valutate diverse ipotesi e luoghi maggiormente adatti alla costruzione. Alla fine è stato considerato realizzabile il progetto presentato dall'ing. Randrianoelisoa Denis, professionista locale, già noto alle suore missionarie e conosciuto dall'ing. Salvatore Vera. L'ing. Salvatore Vera ha progettato e diretto i lavori di costruzione dell'acquedotto di Ambohimandroso per conto del Lions Club (Pavullo NF) ed ha collaborato con l'ing. Randrianoelisoa.

La realizzazione del ponte, di per sè non particolarmente ampio, presenta però importanti difficoltà pratiche a causa della distanza dai centri abitati maggiori dai quali portare il materiale necessario e per l'ipervietà del territorio.

Un ringraziamento particolare va al Lions Club Pavullo e del Frignano per aver messo a disposizione materiale e fondi che ci hanno permesso di portare a termine il lavoro.

 

 

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