Gennaio-febbraio 2008.
Un volontario infermiere ha dato inizio al progetto. L’associazione
coprirà le spese per lo stipendio di un medico, un’infermera (locali) e
per i farmaci per un anno.
Il progetto
Sarodroa è un piccolo villaggio di circa 3000 abitanti, situato sul fianco di
una delle montagne più alte del Madagascar (a più di 2000 metri di altitudine),
a cui si arriva con un viaggio di 5 ore in jeep, partendo da Ampahimanga, quando
la stagione lo permette.
Il nome infatti significa "doppiamente difficile" in quanto è molto scomodo da
raggiungere da entrambi i versanti della montagna.
E' un luogo molto freddo, ventoso, ricco di sorgenti e con una terra vulcanica
che permette di produrre molte patate.
Le persone che vi abitano sono molto povere materialmente e, inevitabilmente,
anche culturalmente: vivono ancora in case scavate nella terra e abitano insieme
ai loro animali (maiali, pecore, galline…).
Spesso si sposano all'interno della stessa cerchia famigliare.
E' presente una piccola chiesetta nella quale, periodicamente, la catechista di
Ampahimanga si reca per fare un po' di catechesi e fare pregare le persone;
assai raramente viene un prete del distretto a celebrarvi la Messa.
Dal 2000 le suore, assieme alla cooperativa Reny Fanilo di Ampahimanga, hanno
preso a cuore la situazione di questo paese e hanno iniziato ad aiutarlo.
Grazie all'aiuto dei benefattori hanno costruito la scuola elementare (a fianco
della piccola chiesa già esistente) dove studiano circa 250 alunni di età
variabile tra i 3 e i 20 anni, una sala polivalente che serve anche per la
refezione scolastica, 5 fontane e 2 docce a disposizione degli abitanti del
paese.
Contemporaneamente a questo sono state individuate alcune donne a cui insegnare
le più semplici "attività domestiche" e di gestione della casa: come lavare,
cucinare cercando di seguire le norme base di igiene, dove tenere gli animali… e
alcuni uomini a cui si è insegnato a lavorare la terra e coltivarla per produrre
non solo patate!
Così, nel giro di poco tempo si è potuto assistere a un netto miglioramento
nelle condizioni di vita: alcune famiglie hanno iniziato a costruirsi una casa
non più scavata sotto il suolo, a ricavarsi un piccolo orto, a custodire gli
animali al di fuori delle abitazioni; alcuni bambini hanno cominciato a venire a
scuola anche da villaggi vicini e ancora più isolati di Sarodroa.
Alla luce di questi passi già fatti, altre esigenze emergono per continuare a
sostenere la popolazione di Sarodroa.
Assistenza sanitaria
Non esisteva alcun tipo di assistenza sanitaria e si è pensato di fare
partire un progetto di fornitura di farmaci essenziali, dietro supervisione
della dottoressa del dispensario di Ampahimanga.
Sono state identificate le principali patologie presenti nel luogo (parassiti
intestinali, malaria, infezioni respiratorie, ecc.) e la dottoressa avrà la
responsabilità di rifornire i medicinali periodicamente e di effettuare visite in
assieme ad un infermiere.
Perché abbia un senso tale progetto deve essere sostenuto continuativamente
ovvero con un impegno pluriennale rinnovabile o ampliabile secondo le esigenze
che si riscontreranno in futuro.
Ponte di Sarodroa
Nel 2010 è stato costruito un ponte
che perme i collegamenti con Sarodroa nel periodo delle piogge, quando
il fiume in piena impedisce l’accesso al villaggio isolandolo
completamente dal territorio circostante. Ciò ha permesso di potenziare
l’assistenza sanitaria, l’istruzione e il commercio a Sarodroa e
villaggi circostanti.
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